Non tutti sanno che Matera, oltre ad essere la capitale europea della cultura 2019, è la terza città più antica del modo,
e quando dico del mondo, intendo proprio dell’intera storia dell’umanità!
Quanto state andando indietro negli anni? 5.000? 6.000? Indietreggiate ancora un bel po’.
Le due città più antiche sono Aleppo e Gerico, e al terzo posto, si piazza orgogliosamente la Città dei Sassi, con i suoi 10.000 anni di storia!
La Città dei Sassi perché, lo ammetto, prima di visitarla, nonostante tutti ne fossero affascinati, a parte i Sassi, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, non sapevo assolutamente cosa aspettarmi.
E per togliermi questo dubbio, ecco prenotato un volo per Bari, per poi raggiungere Matera!
Allora, i collegamenti non sono proprio il pezzo forte di questa città, che però sa farsi perdonare in un sacco di altri modi!
ale.gius
Un ottimo modo per iniziare l’anno o per concedersi una pausa dall’inverno è prendere un aereo e dirigersi verso sud … destinazione Zanzibar.
Quest’anno, sono addirittura riuscita a non imbottire la valigia come una pitta calabrese alla sagra del porcello, riempiendomi gli occhi d’orgoglio e soddisfazione nel leggere sul rullo del drop off 18 kg!
A volte, senza sapere quale combinazione astrale benedire, già nelle prime fasi del viaggio, si verificano aspetti insperati e decisamente piacevoli, come l’essere messe in business per la tratta d’andata (ma del resto, perché farsi troppe domande); così, dopo una pausa rifocillante nella lounge facendo il pieno delle notizie riportate da Vogue e Vanity Fair prima della pausa vacanziera e otto ore di volo, con il mio ahimè immancabile “nervoso nelle gambe” (solo chi ce l’ha può capire a cosa mi riferisca), eccoci finalmente a Zanzibar.
Spulciando qua e là per avere qualche idea di lettura durante il mio viaggio a Istanbul, sono incappata nei romanzi di Esmahan Aykol (il più famoso è il best seller Hotel Bosforo), dove la protagonista Kati Hirschel, mentre gioca a fare la detective, racconta con i suoi occhi vizi e virtù di questa città e dei suoi abitanti.
Ed essendo la metropoli turca legata indissolubilmente ad un’altra scrittrice di gialli, anzi alla regina del giallo (nonché una delle mie scrittrici preferite), ho pensato che sarebbe stato curioso visitarla prendendo spunto dalle avventure dei loro personaggi.
Tra le zone preferite dell’avventurosa libraia stambuliota di origini tedesche creata dalla Aykol c’è proprio Sultanahmet, probabilmente il quartiere più famoso di Istanbul: qui, dove gli hotel costano un po’ meno, si assapora tutta la magia della Istanbul passata e dell’affascinante storia che invade ogni angolo di questa città.
Guardando le immagini gelate delle Cascate del Niagara dello scorso inverno, ho ripensato al mio viaggio in quegli stessi scenari, ben 10 anni fa. Era il mio secondo periodo newyorkese e con la mia coinquilina Jenny (svedese, ma di origini cinesi), avevamo deciso di visitare le cascate forse più famose al mondo.
Ammetto che, avendo optato per un’agenzia un po’ nascosta nelle viuzze di Chinatown, avevo una certa inquietudine sulle sistemazioni offerte dal pacchetto, ma un patto con la mia roommate mi aveva resa più ottimista. Se, nelle camere, ci fossimo imbattute in quegli insetti scuri chiamati scarafaggi (di cui io ho una fobia spropositata – e quelli americani sono davvero enormi!), se ne sarebbe occupata lei; se avessimo avuto come ospiti dei topi (fobia sua), li avrei gestiti io.
Certo, questo mio coraggio (tra l’altro palesemente fasullo e immotivato) nell’essere disposta ad affrontare una pantegana piuttosto che uno scarafaggio potrebbe risultare un tantino scriteriato quanto masochista, ma in un momento di estrema spavalderia decido di siglare l’accordo e procedere alla prenotazione.
Nel film “Signori di nasce”, Totò recitava: “Perbacco se mi piaci! Sei affascinante, sei conturbante, e, oserei dire, se mi è permesso, adiacente!”. La frase qui veniva proferita dal barone Ottone Spinelli degli Ulivi, detto Zazà, a una bella e spregiudicata Delia Scala; ma questa frase la si può tranquillamente dedicare anche alla città del principe De Curtis.
Spesso si gira il mondo, lasciando un po’ in disparte i posti più vicini: ma se hai la fortuna di scoprire Napoli in compagnia di un napoletano e gentiluomo doc, ti sentirai ancora più stregata da questa città.
Dove portare una milanese per la prima volta nella città partenopea se non nei vivaci Quartieri Spagnoli, dove perdersi per le viuzze tra panni stesi qua e là, bandierine colorate, porticine aperte da cui spiare famigliole davanti alla tivù e piccoli altarini che sbucano dai muri, per poi andare a pranzare dalla mitica Nennella?
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