Strano come si possa abitare in una città da una vita e scoprirne zone e passeggiate (relativamente conosciute) solo dopo tanti anni …
O meglio, sai che esistono, hai bazzicato i suoi locali e ristoranti e ci sei passata anche spesso da quelle parti … Ti chiedi quindi perchè non ti sia mai decisa a fare una passeggiata lungo tutta la parte milanese del Naviglio Martesana.
O una pedalata (attività questa un po’ meno consueta, visto che ti sei decisa a comprare una bicicletta dopo ben 10 anni di inattività ciclistica!).
Ragion per cui, una domenica mattina, armata del mio fidato Iphone, decido di avventurarmi da quelle parti. La scelta dell’orario (causa la mia pigrizia mattutina) si rivela subito pessima, perché sembra che alle 11.00 tutti i milanesi decidano di radunarsi proprio qui! Chi con le bici, chi a correre, chi semplicemente a passeggiare…
Se riesci a non farti investire dai gruppi di ciclisti che si sentono la vivida reincarnazione di Marco Pantani e che scambiano quella stradina per la tappa finale del giro d’Italia concorrendo per l’agguerrita conquista della maglia Rosa, scopri un pezzo di Milano insospettatamente poetica.
Ti immergi in una parte della città assolutamente romantica e bucolica, che si fa spazio tra graffiti, arte di strada e palazzi. Casette rosa con le persiane verdi che sembrano galleggiare sull’acqua e, come dirimpettai, cartolerie da atmosfere deliziosamente retrò, una biblioteca, ristorantini e localini intimi e un’esplosione di fiori e piante! (e fortunatamente, almeno a quell’ora nessuna pantegana!).
Realizzi, senza averlo pensato fino a quel momento, che quel percorso può portarti dritto dritto a casa di qualcuno… qualcuno che chissà, dovrai forse dimenticare …
Ti distrai, guardando un altro scorcio di una Milano che in quel momento ti appare ancora più bella e da scoprire, perdendoti nei tuoi pensieri…
Una persona, QUELLA persona, una volta mi ha definita sognante (e così diceva di preferirmi)…
E mentre scrivo queste righe, Spotify mi propone come una galante coincidenza (o coincidenza non è ) le note di “Mi sei scoppiato dentro al cuore “ che mi fa ricordare una delle più belle serate mai trascorse.. e penso che sì, a mio modo sognante continuerò a esserlo sempre, e che forse, sempre a mio modo, ogni volta che mi concederò una passeggiata la domenica mattina sul Naviglio Martesana, penserò a come sarebbe bello girare per quella via, quella lì in fondo, portargli le brioches fresche e, dopo aver fatto colazione insieme, riniziare a fare l’amore, in un modo ancora più bello, più intenso e consapevole.